Il gioco dei Condottieri

Introduzione al gioco:

“Nel cuore della Sardegna, tra le colline che sussurrano antichi segreti, sorge il maestoso Castello di Acquafredda. Qui, nell’anno del Signore 1257, il Conte Ugolino della Gherardesca, un uomo di potere e intrighi, regnava supremo. Figlio di una famiglia nobile pisana, Ugolino aveva esteso il suo dominio in questa terra ricca di minerali, portando con sé non solo il peso della sua autorità, ma anche le tensioni politiche tra guelfi e ghibellini.

Il castello, costruito su un colle di origine vulcanica, domina la valle del Cixerri e rappresenta un baluardo di difesa e controllo. Le sue mura, testimoni di alleanze e tradimenti, raccontano la storia di un uomo che Dante Alighieri immortalò nella Divina Commedia, condannandolo a un destino infernale per il suo presunto tradimento.

In questo gioco, tu sarai immerso in un’epoca di cavalleria, vestirai i panni di un valoroso condottiero per allenarti all’ utilizzo delle armi, dimostrare il tuo valore e confrontarti con altri condottieri nell’ arena di addestramento.”

 

Contesto storico:

Durante il XIII secolo, la penisola italiana e la Sardegna erano teatro di intense lotte politiche e territoriali tra le città-stato e le potenze emergenti. Questo periodo vide la continua rivalità tra guelfi e ghibellini, con alleanze e tradimenti che modellavano il panorama politico. Pisa, in particolare, cercava di consolidare il suo dominio in Sardegna, contrastando sia i giudicati locali che le altre potenze marittime italiane come Genova.

La Sardegna rappresentava un interesse strategico per l’accesso alle risorse minerarie e per il controllo delle rotte marittime. Il Giudicato di Cagliari, uno dei quattro regni indipendenti sardi, fu un punto di contesa, culminando nella sua caduta nel 1257, che permise a Pisa di estendere il suo controllo. La costruzione e l’uso di fortificazioni come il Castello di Acquafredda sottolineano l’importanza strategica di queste terre.

In questo contesto, figure come Ugolino della Gherardesca giocarono ruoli cruciali, ma la loro ascesa e caduta riflettono le dinamiche instabili dell’epoca. La fine del XIII secolo vide Pisa indebolita dalla sconfitta nella battaglia della Meloria nel 1284, aprendo la strada a nuovi equilibri di potere. La Sardegna, con i suoi castelli e le sue miniere, divenne un terreno di scontro tra le forze pisane, genovesi e, in seguito, aragonesi, che nel 1326 iniziarono a consolidare il loro dominio sull’isola.

Nel dettaglio:
Il Castello di Acquafredda, durante il periodo in cui Ugolino della Gherardesca governava in Sardegna, rappresentava un simbolo di potere pisano nell’isola. Costruito su un’altura di origine vulcanica vicino a Siliqua, nella valle del Cixerri, il castello era strategicamente posizionato per dominare le risorse minerarie circostanti e controllare i passaggi verso il mare.

Nel XIII secolo, sotto il dominio di Ugolino, il castello era una struttura imponente, con mura spesse e torri di guardia che si ergevano per sorvegliare il territorio. La sua architettura rifletteva sia la necessità difensiva che la volontà di affermare il dominio pisano: le mura erano costruite con pietre locali, rinforzate da torrioni cilindrici ai vertici e un mastio centrale che fungeva da residenza e ultima linea di difesa.

Internamente, il castello era organizzato attorno a un cortile centrale, con magazzini per le scorte di grano e metalli, stalle, e alloggi per la guarnigione. Gli ambienti erano spartani ma funzionali, con ampie sale per riunioni e amministrazione del territorio. Durante il regno di Ugolino, il castello fungeva non solo da fortezza militare ma anche da centro amministrativo per la gestione delle miniere e delle terre circostanti.

L’accesso al castello era controllato da un sistema di porte fortificate, con un ponte levatoio che permetteva di isolare la fortezza dal mondo esterno in caso di assedio. Le mura erano dotate di merli guelfi, una caratteristica architettonica che rifletteva l’affiliazione politica di Ugolino durante parte della sua carriera.

Informazioni Pratiche

  • Dove: Sala Multimediale del Castello di Acquafredda, Siliqua (SU).

  • Durata: Esperienza VR di 5 minuti, adatta a utenti dai 12 anni in su.

  • Prenotazione: Consigliata per gruppi e visite didattiche.